La gestione delle Acque Piovane
La gestione delle acque piovane è un elemento molto importante per il mantenimento ottimale degli accessi esterni e delle vie di transito.
La scelta delle canalette di scolo dalle esatte caratteristiche di dimensioni e capacità di carico, così come la corretta posa in opera, garantiscono che le opere drenanti abbiano un esercizio di lungo periodo.
Ma come orientarsi per effettuare la migliore scelta dei canali di scolo?
La prima considerazione è il tipo di applicazione. Le canaline di scolo vengono utilizzate in una varietà di contesti, tra cui applicazioni residenziali, commerciali e industriali. E’ quindi necessario assicurarsi la scelta del giusto tipo di canalinati di selezionare un tipo di canalina adatto al tuo scopo specifico.
I materiali delle Canalette di scolo
Le moderne canalette di scolo per le acque piovane sono realizzate con materiali che uniscono resistenza e leggerezza.
I Materiali più usati per i canali di scolo sono i polimeri termoplastici, come il PP-PE (polipropilene e polietilene), il calcestruzzo polimerico.
Il PP-PEl polipropilene/polietilene è un polimero termo formabile con una alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche e ai carichi verticali.
Il calcestruzzo polimerico è una miscela di alta qualità composta da inerti silice e quarzo legati da resine di poliestere stabile.
Il risultato è un prodotto con una resistenza 4 volte superiore al calcestruzzo tradizionale. La realizzazione in materiale plastici leggeri, ma estremamente resistenti consente di produrre canalette di scarico dallo spessore misurato, installabili sulle più diverse pavimentazioni
Le grigli delle canalette di scolo
Le griglie dei canali di scolo sono realizzate principalmente in Polipropilene, in Acciaio Zincato in Ghisa sfereoidale, in PAFV.
L’acciaio zincato è un materiale inattaccabile dalla corrosione. La ghisa sferoidale consente di creare griglie che arrivano a sostenere carichi fino a 90.000 kg.
Il PAFV è poliammide rinforzata con fibre di vetro che insieme danno vita ad un materiali resistente alle alte temperature e con capacità di elevati carichi statici.
Il dimensionamento delle canalette di scolo
Il dimensionamento dei sistemi di scolo va calcolato tenendo conto della necessità di drenaggio delle acque che il sistema dovrà sostenere.
Un sistema sottodimensionato provocherà ristagni e allagamenti, mentre un sistema sopradimensionato provocherà maggiori costi di realizzazione e manutenzione.
Come calcolare Portata e Volume delle acque
Le variabili di cui tener conto per valutare il volume d’acqua da rimuovere e quindi la portata delle canalette sono di diversa natura:
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La natura e le dimensioni del luogo di installazione dell’impianto. La grandezza dell’area (mq) in cui è atteso il deflusso dell’acqua, da calcolare tenendo conto dei punti in cui la quantità di acque è maggiore (sotto le grondaie all’esterno, in prossimità di docce o piscine all’interno); la natura della pavimentazione (presenza di pendenza e/o punti rialzati).
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Il volume e l’intensità delle acque da drenare. Se l’impianto è esterno si dovrà tenere conto della intensità della pioggia attesa, intesa come intensità delle precipitazioni (calcolata in millimetri per ora), ossia l’intensità della pioggia attesa o determinata prendendo in considerazione lo stesso periodo durante gli anni passati. Un dato ricavabile dalle tabelle ISTAT sulla pluviometria delle provincie italiane. Se l’impianto è interno (piscine, docce, etc) si dovrà tenere conto della necessità di evitare i ristagni.
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Il coefficiente di deflusso. Le diverse superfici assorbono e smaltiscono in maniera diversa le acque. Ad esempio le zone agricole e prati assorbendo meglio l’acqua hanno un coefficiente di deflusso basso, intorno allo 0,10-0,15 mentre le superfici interne e l’asfalto, per la loro scarsa permeabilità hanno un coefficiente che può arrivare a 0,85-1,0
Con questi elementi è possibile valutare il volume d’acqua da rimuovere e quindi la necessaria portata dei canaletti di scolo. Per l’acqua piovana il calcolo è il seguente: V= (ß*I*A) /3600 dove V è il volume d’acqua piovana da evacuare in l/sec, ß è il coefficiente di deflusso del terreno, l è l’ intensità piovosa critica mm/h, A è l’area della superficie scolante in m2.
Una volta che il volume d’acqua da drenare è noto, è indispensabile tenere conto della pendenza del terreno di installazione. Maggiore sarà la pendenza e maggiore sarà il deflusso delle acque e la capacità di drenaggio.
Detto questo, è certamente utile, al fine di evitare allagamenti e ristagni, scegliere un canale di scolo con una portata superiore al volume di acque previsto.
Le Classi di carico
Oltre alla portata delle acque da drenare, l’ulteriore metro di scelta è legato al tipo di sollecitazione e quindi di carico che la canaletta, e la griglia che è la parte più esposta, dovranno sopportare.
La norma UNI EN 1433:2008 definisce le caratteristiche dei carichi e i parametri che devono avere le griglie in base al carico da sostenere.
La norma divide le griglie in 6 classi di carico, dalla classe con minore resistenza (A15) a quella con la maggiore resistenza (F900)
Categoria A15 |
Classe di carico 15 kN |
Per aree di circolazione pedonabili o ciclabili, aree interne, spazi verdi. |
Categoria B125 |
Classe di carico 125 kN |
Marciapiedi e zone pedonabili, aree di stazionamento, parcheggi di auto e terrazze. |
Categoria C250 |
Classe di carico 250 kN |
Si applica ai bordi delle strade e aree non esposte a traffico pesante e nei parcheggi. |
Categoria D400 |
Classe di carico 400 kN |
Strade (anche pedonabili), aree di sosta e superfici comparabili ai parcheggi sulle autostrade. |
Categoria E600 |
Classe di carico 600 kN |
Aree di circolazione con carichi particolarmente elevati, ad esempio strade vicino alle industrie. |
Categoria F900 |
Classe di carico 900 kN |
Aree speciali come zone di circolazione negli aeroporti e zone portuali. |
La protezione dagli agenti atmosferici
Alcune canaline sono progettate per resistere agli effetti dell’esposizione prolungata agli elementi atmosferici, e questo elemento è da tenere in particolare attenzione se le canaline saranno esposte agli agenti atmosferici, come il sole, la pioggia o il gelo.
Le normative locali e le schede tecniche
E’ buona norma verificare se ci sono normative locali o regolamenti edilizi che influenzano la scelta e l’installazione delle canaline di scolo nell’area di applicazione, assicurandosi di essere conformi a tutte le leggi locali.
Infine, consultare le schede tecniche di prodotto delle canaline di scolo che illustrano tutte le caratteristiche, consentono di scegliere in base alle proprie esigenze generali, di portata, di posizionamento e di utilizzo quale canaletta è più adatta al vostro sistema di drenaggio.